La gru
La gru è un attrezzo molto utile nei cantieri ma non tutti sanno guidarla : ecco una storia che lo prova.
1. Il progetto della casa
C’erano una volta due cantieri vicini. In uno c’era una gru, era in perfetto stato, capace di portare dei carichi pesanti, silenziosa, rapida e molto stabile anche in caso di tempesta. La casa che questa gru doveva aiutare a costruire non si vedeva ancora siccome era appena alle fondazioni.
Accanto invece un agricoltore costruiva la sua casa. Sarebbe stata una grande abitazione di un piano e con un garage.
Non era nè un muratore nè un carpentiere ma fin da bambino il suo sogno era costruire la sua casa da solo.
Questo bambino con un sogno così bello intanto era cresciuto, si era sposato ed aveva avuto tre figli. Quando si era reso conto che avrebbe avuto abbastanza soldi per realizzare il suo sogno, bisognava ancora annunciare alla famiglia che da quel momento in poi avrebbe speso gran parte del suo tempo sul cantiere.
Una sera prima di sedersi a mangiare cena disse a sua moglie : “Sai, te l’ho già detto qualche volta che ho sempre sognato di costruire da solo la nostra casa, è arrivato il momento di farlo davvero, abbiamo abbastanza soldi per fare una casa di 150 metri quadrati con un garage, se la facciamo di un piano solo, perchè non penso di farcela a fare un secondo piano, il terreno è abbastanza grande.”
Sua moglie lo interruppe : “Non ti basta fare il contadino e lavorare da mattina a sera ? Se costruisci da solo la tua casa, dove lo troverai il tempo ? Dovremo rinunciare alle vacanze e io dovrò occuparmi di tutti i lavori di casa mentre tu ti diverti a fare l’apprendista muratore.”
I figli avevano ascoltato quei discorsi, senza capire troppo di cosa si trattava allora mentre mangiavano cena il figlio maggiore non aveva avuto paura di dire : “Papà, anch’io voglio costruire la nostra casa. Ti aiuterò tutti i giorni anche a costo di non partire più in vacanza.”
La figlia più piccola invece aveva reagito con queste parole : “Papà, ci farai una casa che ci cadrà sulla testa !”
Il terzo fratello non aveva osato dire niente.
2. L’inizio del cantiere
Qualche giorno era passato, i due genitori ne avevano riparlato ma in assenza dei loro figli e avevano raggiunto un compromesso : l’agricoltore avrebbe potuto costruire la sua casa soltanto il sabato e la domenica senza limiti di orari ma dal lunedì al venerdì, divieto di recarsi1 sul cantiere e due settimane di vacanze all’anno.
Ognuno può immaginare che lavorando soltanto due giorni a settimana e non essendo del mestiere la costruzione della casa avanzava a rilento : in un anno l’agricoltore aveva realizzato solamente le fondazioni e il solaio di cemento sul quale avrebbe edificato i muri in mattoni.
Si era fatto portare tutti i mattoni necessari sul limite del terreno ed erano caricati su alcune pedane per un’altezza di circa 2 metri.
Alla vista di quell’enorme quantità di mattoni una pazza2 idea entrò nel cervello di quell’uomo. Si disse: “Se usassi la gru del vicino per spostare i mattoni sul solaio risparmierei chissà quante ore di lavoro.”
Ma poi un altro pensiero gli venne in mente : “Se chiedessi al vicino di prestarmi la gru per un giorno non sarebbe d’accordo perché lo sa che non sono capace ad utilizzarla, come fare ?” Si convinse che la migliore soluzione fosse di utilizzare la gru in piena notte senza chiedere niente al vicino, in fondo la gru era così silenziosa che nessuno l’avrebbe sentito lavorare. Bisognava solo pensare a lasciarla nella stessa posizione in cui l’aveva trovata una volta finito il lavoro.
3. I lavori notturni
Chiese a suo figlio di prendere la foto nella posizione iniziale ma suo figlio gli spiegò : “Non posso prendere la foto, fa notte !” “Prendila lo stesso !” gli rispose suo padre.
Quindi si avvicinò alla gru ma non si vedeva niente. Suo figlio, con la lampada dello smartphone, lo aiutò a trovare il telecomando della gru.
Ci mise mezz’ora solo per capire come far girare la gru e come far salire e scendere il gancio.
Infine riuscì ad avvicinare il gancio alla prima pedana di mattoni. Però a quel punto si rese conto che non aveva nessuna idea di come attaccare una pedana di mattoni al gancio di una gru. Fu suo figlio a suggerirgli di incrociare delle corde al di sopra e al di sotto della pedana, facendo più nodi in alto, nei quali avrebbe inserito il gancio. Questa operazione richiese loro un’altra mezz’ora, quindi poterono infilare il gancio nei nodi delle corde. Cominciò con estrema delicatezza a sollevare il carico.
Iniziò il sollevamento con un movimento verticale, naturalmente non era il caso di andare così in alto perché la casa aveva un piano solo, poi iniziò ad avvicinare i mattoni al solaio, ma improvisamente, senza che niente lo lasciasse presagire, una delle corde si spezzò e tutti i mattoni caddero a terra. Il suo primo pensiero fù : “Mamma mia ! Che disastro ! Non avrei mai dovuto utilizzare la gru !”

4. Il fuoco
Intanto anche se la visibilità era quasi nulla si vedeva pendere la pedana. L’agricoltore cercò di farla scendere a terra ma mentre lo stava facendo, la pedana cadde nel terreno dei vicini.
Suo figlio gli ricordò : “Devi rimettere la gru al suo posto così come l’avevi trovata”. Vedendo che suo padre nè rispondeva nè si muoveva, pensò che fosse troppo sconvolto dall’accaduto, prese lui stesso il telecomando e riportò la gru alla posizione iniziale.
Il padre era già andato a prendere un accendino e dei fogli di giornale e si era messo ad accendere un fuoco con la pedana.
Non pensò nemmeno che il fuoco avrebbe potuto attirare la curiosità di qualcuno, anzi alla luce di quel falo’3 constatava che nessun mattone si era rotto e si convinse di aver scelto il buon materiale per costruire una casa indistruttible.
Invece suo figlio gli fece osservare che il fuoco era sul terreno del vicino e come avrebbero potuto spiegarglielo l’indomani ?
Non era così preoccoupato dai resti del fuoco ma si disse che in vita sua non avrebbe maì piu guidato una gru.
Lo stesso contadino un anno dopo aveva terminato la costruzione della propria casa : era una casa con due piani.
In effetti aveva cambiato idea ed aveva imparato a guidare una gru guardando il vicino e i suoi muratori.
Aveva affittato la gru più piccola che fosse a disposizione sul mercato. L’aveva provata decine di volte a vuoto prima di caricare anche solo un mattone. Aveva anche dovuto imparare la tecnica costruttiva del solaio e delle scale in cemento armato.
Come avete capito è giusto il detto :
andare in un posto preciso
strana, insensata
un fuoco realizzato all’aria aperta